Secondo recenti stime, in l’Italia si vive di
più e non sempre si invecchia in condizioni di salute, umane e sociali ottimali.
Se è vero che la vecchiaia ha i suoi momenti belli, però, come sosteneva Albert
Einstein, molto spesso lo si deve anche a quelle strutture che, con amore,
professionalità e dedizione, rendono la terza età un’occasione e non
un’espropriazione della vita, una stagione della nostra vita da non subire ma
da vivere con serenità e naturalezza. Si tratta di uno dei momenti esistenziali
e umani più delicati e particolari in cui a fare la differenza, oltre alla
competenza e al livello di qualità professionale, sono l’aspetto affettivo,
emozionale e empatico. La mission della
casa di riposo a Catania è proprio questo: donare vicinanza umana e sostegno morale ai propri
assistiti, considerati come individui e persone portatori di esigenze,
debolezze, fragilità, criticità e vissuti, garantendo cura, costante attenzione
e rapporti umani improntati alla massima delicatezza.
Per fornire un’adeguata
assistenza, infatti, non sono sufficienti le sole competenze professionali ma è
fondamentale che un operatore abbia un grado di sensibilità e qualità umane
tali da creare un ambiente di assolute serenità e tranquillità. Lo scopo della casa di riposo a Catania è quello di rappresentare un modello di sistema di cura dell’anziano
che intenda l’individuo come centro del progetto e del processo di assistenza,
rendendolo attore attivo del suo percorso di vita. Fornendo assistenza morale e
umana, prima che sanitaria o fisica, le finalità di simili strutture sono
quelle di regalare all’anziano, magari afflitto da acciacchi fisici e dalle
ferite della solitudine, un livello di qualità della vita più alto possibile. Tutto
ciò è fondamentale e si rende necessario
perché quando il tempo di vita vissuta è superiore a quello di vita
futura, possono legittimamente subentrare scoramento, sconforto, inerzia,
sfiducia e dinamiche psicologiche tali da provocare perdita di fiducia, di
riferimenti e di identità personale.
Gli operatori della casa di riposo a Catania prestano particolare
attenzione a questi aspetti e, attraverso un approccio strategico, relazionale
e con una chiave di lettura anche antropologica, mirano a ristabilire le
normali condizioni esistenziali per ogni assistito cercando di garantirgli
solidarietà e di regalargli indipendenza. Uno spazio considerevole viene
riservato, in tal senso, ad attività ricreative, grazie alla presenza di
animatori che allietano le giornate con allegri giochi, e a iniziative che
stimolano la manualità e la creatività degli anziani, quali piccoli spettacoli
teatrali, momenti dedicati alla pittura e alle arti figurative, cucito e
ricamo.
Le finalità di simili modelli di accoglienza sono proprio quelle di
ridurre o eliminare eventuali sensi di inutilità e invisibilità dell’anziano
fornendogli un ruolo attivo, facendo in modo che si senta parte di un tutto, di
una collettività e di contribuire ancora a un senso di comunità. Questo è uno
degli imperativi categorici precipui della casa
di riposo a Catania Villa Francesca: prestare fondamentale e notevole
attenzione al concetto di invecchiamento attivo.
Passaggio determinante per
riuscire in questa strategia curativa, riabilitativa e assistenziale è quello
di non negare l’esistenza di patologie, non demonizzare la senilità e le
criticità proprie del processo di invecchiamento ma di recuperare o rafforzare
il senso di identità dell’anziano in modo tale da ristabilire quel senso di
unicità, di utilità umana e sociale che sono alla base della dignità umana.